L’estate è la stagione delle ferie, del relax e delle finestre spalancate. Ma mentre tu sogni spiagge e tramonti, la muffa approfitta proprio di questo periodo per farsi strada nelle pareti di casa. Sorpreso? Non sei l’unico. Molti pensano che caldo e sole siano i peggiori nemici dell’umidità e delle spore. Eppure, è proprio durante i mesi più caldi che la muffa può trovare le condizioni ideali per proliferare. Nell’articolo di questa settimana ti spieghiamo come mai accade, quali errori evitare e – soprattutto – come combatterla con soluzioni davvero efficaci. Parola di Gruppo Secchiaroli: da oltre settant’anni portiamo qualità e innovazione nei cantieri e nelle case italiane.
Perché la muffa ama il caldo?
Chi l’ha detto che la muffa è un problema solo invernale? Le spore non vanno in vacanza e anzi, d’estate trovano un habitat perfetto per crescere. L’umidità relativa aumenta, complice il caldo e la minore ventilazione degli ambienti chiusi per ore con il condizionatore acceso. Aggiungiamoci poi la condensa generata proprio dagli impianti di climatizzazione, o le improvvise piogge estive che inzuppano muri e tetti: il cocktail è servito. Anche le temperature giocano a favore del fungo: tra i 25° e i 30°C la muffa prolifica indisturbata. E mentre pensi che le tue pareti si stiano asciugando, in realtà si sta preparando una nuova infestazione.
Quali sono i falsi miti sulla formazione di muffe in casa
Uno dei grandi classici estivi è pensare che, lasciando le finestre aperte e accendendo il ventilatore, la muffa se ne vada da sola. Purtroppo non è così. L’aria in movimento può addirittura peggiorare la situazione, spostando le spore da una stanza all’altra e favorendo nuove colonie. Lo stesso vale per il condizionatore: se mal mantenuto, genera condensa che resta intrappolata negli angoli e sulle pareti. E no, non è vero che la muffa muore col caldo: la verità è che si adatta, si nasconde e poi torna. Insomma, meglio smettere di sperare in miracoli estivi e iniziare a intervenire in modo strategico.
Qual è il momento giusto per agire contro le muffe
Se pensavi di rimandare tutto a settembre, fermati un attimo. L’estate, in realtà, è il momento migliore per dare battaglia alla muffa. I trattamenti si asciugano più velocemente, permettendoti di lavorare con maggiore rapidità e ottenere risultati duraturi. È anche più semplice organizzare piccoli lavori domestici, approfittando delle giornate lunghe e del clima favorevole. Hai muffa visibile sulle pareti? Agisci ora. Hai notato cattivi odori negli armadi o sui vestiti? Potresti avere un problema di muffa latente. Meglio giocare d’anticipo piuttosto che combattere muffe mature a ottobre, quando il freddo e l’umidità renderanno tutto più complicato.
Rimedi sì, ma con criterio: attenzione a candeggina e pitture “miracolose”
Quando si parla di muffa, il primo pensiero va spesso alla candeggina. Sì, ha un effetto sbiancante immediato, ma non risolve il problema alla radice. Anzi, può risultare aggressiva per la salute e aumentare l’inquinamento dell’aria indoor. Anche le pitture antimuffa vanno scelte con attenzione: molte coprono il problema solo temporaneamente. Per una soluzione davvero efficace e sicura, sul nostro e-shop trovi le pitture murali più efficaci di sempre, come Remedia Lenis, la pittura naturale antimuffa firmata Spring Color. A base di grassello di calce stagionato, è traspirante, inodore e testata biologicamente. Perfetta per ambienti umidi, aiuta a prevenire nuove colonizzazioni fungine anche in condizioni estreme. È una vera alleata per chi vuole un ambiente salubre, senza compromessi.
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