Come azienda esperta in prodotti per l'edilizia e del fai da te cerchiamo sempre di sensibilizzare tutti coloro che ci chiedono informazioni su come creare impianti elettrici. Informiamo sulla necessità della sicurezza dell'impianto e sull'importanza di rivolgersi sempre ad un elettricista qualificato per eseguire lavori di questo tipo in casa. Tuttavia, ci rendiamo conto che come proprietario della tua casa hai il diritto di voler portare a termine un lavoro fai-da-te in questo campo. Ti chiediamo di essere sempre molto attento, e di farti affiancare da personale esperto. Alcuni piccoli lavori, però possono essere eseguiti in sicurezza. Noi possiamo comunque fornirti tutto il materiale elettrico che ti serve. Vediamo allora come potresti portare avanti dei lavori di elettricista fai da te a casa. Perché, come diceva Henry Ford: “Non si deve aver paura di imparare, e chi continua ad apprendere resta giovane per sempre”.

Cosa puoi fare con sicurezza e cosa è meglio evitare

Tutti i piccoli lavori, o lavori minori, per l'elettricità puoi eseguirli senza problemi. Questi possono includere: la sostituzione di copri-prese o fusibili, gli interruttori di comando, i rosoni e la sostituzione dei cavi di un singolo circuito se danneggiati. In più potresti anche occuparti dell'aggiunta di punti luce aggiuntivi a circuiti esistenti o della sostituzione del lampadario. Non dovresti invece eseguire nessun lavoro, neppure piccolo, se l'impianto si trova in un luogo speciale: luoghi contenenti un bagno/doccia; piscine; saune ad aria calda; sistemi di riscaldamento elettrico a pavimento; illuminazione del giardino o impianti di alimentazione; solare fotovoltaico. Ti ricordiamo che, al di fuori di questi piccoli lavori, qualsiasi lavoro elettrico fai-da-te eseguito da una persona non registrata deve essere testato e certificato da un elettricista competente, per garantire la sicurezza del cablaggio nella tua casa.

Fusibili e salvavita: strumenti indispensabili per la sicurezza

I dispositivi di protezione non vanno mai dimenticati in questo campo. Ne sono un esempio i fusibili. Quando c'è un cortocircuito o un sovraccarico elettrico la temperatura sale, il fusibile fonde e salva il circuito elettrico ed anche l'elettrodomestico che ha causato il cortocircuito stesso. Per ciascun tipo di circuito esiste uno specifico fusibile: non devi perciò sostituire quello bruciato con un altro di diverse caratteristiche, mai. Per quanto riguarda il dispositivo salvavita, invece, già saprai che si tratta di un interruttore sistemato appena dopo il contatore e che si riconosce con facilità in quanto possiede un pulsante ben in vista contrassegnato con la lettera “T”.

Come funziona un salvavita

Quello che forse non sai è che il nome specifico di questo dispositivo è “interruttore differenziale” e che il suo principale compito è quello di confrontare la corrente che entra con quella che esce (nel suo circuito interno). Quando rileva una differenza tra le due scatta. Di solito infatti le due correnti sono uguali: quando questo non accade significa che una parte della corrente si sta scaricando su qualcosa, che può essere il pavimento oppure un essere umano (causa degli incidenti domestici con l'elettricità). Il salvavita merita dunque questo nome, proprio perché, rilevando questo sbilanciamento, interrompe immediatamente il flusso di corrente elettrica in casa.

Come cambiare un fusibile

Infine, ecco qualche dritta su come cambiare un fusibile in casa, in tutta tranquillità. Innanzitutto si stacca l'interruttore principale e si individua il fusibile bruciato. Di solito è quello annerito, ma alcuni possiedono una piccola molla che fa uscire, evidenziandolo, un pezzo di filo bruciato. In un secondo momento si estrae il fusibile bruciato dalla sua sede. Poi puoi rimpiazzarlo, sostituendolo con uno uguale, purché abbia la stessa portata in ampere.