In edilizia ci sono macchine che non passano mai davvero di moda. È il caso della punzonatrice, una macchina utensile robusta, precisa e ancora oggi insostituibile per molte lavorazioni su lamiera. Anche se negli ultimi decenni il taglio laser ha conquistato la scena con la sua precisione futuristica, la punzonatrice resiste ancora, grazie alla sua capacità di affrontare operazioni complesse con velocità e affidabilità. Vediamo come funziona

Come funziona una punzonatrice

Alla base del funzionamento di una punzonatrice c’è il movimento verticale del punzone, che colpisce con forza una lamiera posizionata su una matrice sagomata. Il metallo, spinto al limite dalla pressione, si deforma fino a spezzarsi in modo netto, lasciando un bordo dalla tipica superficie fratturata. Ma dietro questo processo apparentemente semplice c’è un vero percorso meccanico: il moto del punzone è gestito infatti da un sistema a biella-manovella, alimentato da un motore elettrico. Per compensare gli sbalzi di carico (inevitabili in un processo così potente), entra in scena un grosso volano, che accumula energia cinetica e garantisce costanza di prestazioni anche ad altissima velocità. E parliamo di colpi al secondo.

Qual è la differenza tra punzone e matrice

Ogni punzonatura nasce da una coppia inseparabile: punzone e matrice. La forma del punzone definisce il tipo di taglio o lavorazione, mentre la matrice lo accoglie con un gioco millimetrico, fondamentale per evitare attriti e usure premature. In certi casi, il punzone è "scaricato" con un piccolo angolo di spoglia per evitare che gratti contro la matrice. La precisione è tutto. Per questo, nelle punzonatrici moderne troviamo magazzini utensili integrati e cambi rapidi, che permettono di sostituire punzone e matrice in un lampo, adattando la macchina a lavorazioni diverse senza perdere tempo. E sì, è proprio questa flessibilità che continua a rendere le punzonatrici delle alleate preziose in tanti contesti produttivi.

Quanti tipi di lavori può fare una punzonatrice

Pensavi che la punzonatrice sapesse solo tagliare? Niente di più sbagliato. Con gli accessori giusti, queste macchine si trasformano in vere e proprie tuttofare della lamiera. Possono eseguire piccole pieghe, nervature, incisioni di caratteri alfanumerici e addirittura filettature su fori di piccolo diametro. E poi ci sono le imbutiture, ideali per realizzare piccoli rilievi funzionali o estetici. Insomma, una macchina versatile, soprattutto in ambito industriale e artigianale, dove la produttività si misura anche in secondi risparmiati e operazioni combinate. Con una punzonatrice ben attrezzata, puoi davvero ottimizzare il workflow.

Punzonatrici o laser: quali scegliere?

Negli anni ’80, l’avvento del taglio laser sembrava dover pensionare le punzonatrici. E invece, eccole ancora qui, più operative che mai. Perché? Semplice: ci sono casi in cui il laser ha dei limiti concreti, come nella lavorazione di lamiere preverniciate. Il laser rischia di bruciare il rivestimento superficiale, compromettendo l’estetica e la protezione del materiale. La punzonatrice, invece, lavora meccanicamente, senza intaccare gli strati protettivi. Certo, richiede una coppia punzone-matrice per ogni lavorazione, ma quando si tratta di velocità e resistenza, dà ancora filo da torcere a molte tecnologie moderne.

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